Fisiologia sacra: ciò che genera vita genera piacere

Una riflessione incarnata sul potere dell’utero, sulle frequenze ormonali e sul tempo della resa.

Serena Alaimo

11/25/20254 min read

Nascita e Orgasmo: la fisiologia sacra del corpo che crea

Ho compreso questa verità non studiandola, ma attraversandola. Il corpo è sempre stato il mio primo libro. Ed è lì che l’ho letta, per la prima volta, davvero.

Era notte. Il mio corpo era lento, pieno, come se ospitasse oceani. La gravidanza aveva raggiunto il suo apice e qualcosa dentro di me stava per aprirsi. Non stavo solo per partorire: stavo per arrendermi.

Ho sentito l’onda arrivare.

Mi ha attraversata senza chiedere permesso. Era potenza, era cedevolezza, era carne che si espandeva. In quell’esatto istante, ricordo distintamente di aver riconosciuto quella sensazione. Non la avevo provata solo nelle sale parto… l’avevo sentita anche in altri momenti. In momenti di piacere. Di abbandono erotico. Di resa profonda

Nascere e godere si muovono nella stessa direzione.
Apertura.
È fisiologia sacra

Il corpo non distingue. La mente sì.

Quando una donna partorisce, e quando una donna raggiunge il piacere erotico, il corpo entra in uno stato simile. In entrambi i casi:

  • la mente si disattiva,

  • il tempo si dilata,

  • il respiro cambia,

  • le onde di contrazione e rilascio attraversano il bacino e l'utero,

  • l'ossitocina — l’ormone dell’amore — si attiva, generando un senso profondo di espansione.

Sono movimenti di apertura, non di controllo.
Sono onde, non azioni.
Sono corpo che permette, non corpo che forza.

a woman is holding a cat while another person is holding a cat
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La mia storia personale

Ho partorito tre anni fa. E, nonostante il tempo trascorso, quel viaggio rimane chiarissimo nel mio sentire.

Io e Andrés abbiamo cercato Jaimeera per quasi due anni. Abbiamo attraversato cicli, rituali, alimentazione consapevole, percorsi naturopatici, pratiche di ascolto. Tutto ciò che conoscevo come professionista — come doula, puericultrice, facilitatrice energetica — l’ho portato dentro di me come donna in cammino.

Ci sono stati momenti di grande forza e momenti di profondo sconforto. Quella parte ve la racconterò presto, perché merita una narrazione a sé. Oggi voglio portarvi con me in quell'istante preciso in cui, durante il parto, ho compreso qualcosa che ha ridefinito tutta la mia visione sulla nascita.

Stavo cavalcando le mie onde — quelle che comunemente chiamano contrazioni — e ho sentito una verità:

La stessa energia che mi guidava nel travaglio è la stessa che nel piacere erotico genera luce.

Mammifera selvaggia

Come doula, avevo accompagnato molte donne verso la nascita. Ma quella volta era diverso. Ero io. Era la mia pelle. Era il mio ritmo primordiale.

Il mio corpo non stava “facendo”.
Stava accadendo.

Come le mammifere selvagge che cercano uno spazio sicuro per partorire, lontano da occhi esterni, anche io avevo bisogno di intimità. Non assistenza tecnica, ma protezione emotiva. Non controllo, ma fiducia.

La natura non chiede permesso quando crea. Si apre.

Così ho fatto anch’io.

Fisiologia del sacro

  • Ossitocina (parto, orgasmo, allattamento)

  • Endorfine (antidolorifiche naturali)

  • Dominanza parasimpatica (lasciare agire, non reagire)

  • Voce profonda

  • Movimento spontaneo

  • Mente quieta

È tutto lo stesso linguaggio corporeo. Informa, ma non spiega. Il corpo non narra, mostra.

Quando smettiamo di trattenere, il corpo apre il passaggio.

Il tempo non è assenza. È preparazione.

C’è una gestazione visibile — pancia che cresce — e ce n’è una invisibile.
La stessa che avviene nel piacere, quando si genera la disponibilità del corpo ad accogliere.
La stessa che avviene nella vita, quando si ritorna fertile.

Se ci permettiamo l’ascolto, tutto ciò che preme per nascere trova il suo spazio.

Perché la fertilità non è solo riproduzione. È creazione. È desiderio che prende forma.

Rituale di apertura uterina

Se ora senti un richiamo nel corpo, potresti iniziare così:

Trova uno spazio intimo. Appoggia una mano sul ventre e una sul cuore. Lascia che il respiro scenda. Non forzarlo. Inspira dalla bocca, lascia uscire il suono che emerge, anche appena accennato. Fallo tre volte, lasciando che la gola apra. La voce è un ponte: quando la gola si apre, anche l’utero lo fa.

Puoi ripetere sottovoce:

«Mi apro. Mi radico. Creo.»

Tu sai quando fermarti. Il corpo lo indica.

🌕 In quale passaggio ti senti ora?

Forse ti ritrovi in uno di questi movimenti:

  • Sto attraversando un cambiamento e desidero sostegno.

  • Sento il bisogno di riconnettermi alla mia energia fertile.

  • Desidero prepararmi alla gravidanza o al post parto in modo consapevole.

  • Sto vivendo un momento delicato (fisico, emotivo, spirituale).

  • È il tempo di prendermi cura di me profondamente.

  • Sono alla mia prima gravidanza e voglio viverla come esperienza di potenza, non solo di evento.

Se qualcosa dentro ti ha risuonato, continua a scorrere.

Tra nascita e orgasmo c’è un ponte di carne.
Tra spinta e resa, un’unica onda

L’utera non distingue: semplicemente apre.
E quando il corpo si permette di vivere quella verità… nasce. O gode.
Con la stessa forza.

🌿 Se senti che questo articolo ha toccato una parte viva del tuo corpo, se percepisci che è tempo di accompagnare questo movimento dentro di te, scrivimi.

O scopri il percorso UteraViva, dove questa memoria ritorna a casa.

La Cuerpa sa. La Cuerpa guida. Tu puoi ascoltare.


🌀 Serena A.